2 Gennaio 2023

Montoro Vecchio – Eremi di Santa Betta e San Jago – Stifone
Partiremo dal parcheggino allestito in prossimità del tratto della ex-ferrovia dismessa che collegava Montoro a Narni Scalo e procederemo sulla sede dove un tempo giacevano i binari oggi sostituiti da una comoda carrareccia interdetta al traffico motorizzato.
Dopo circa 400 metri saliremo in direzione nord-ovest per un sentiero che si inerpica deciso ed al primo bivio proseguiremo dritti verso i resti della Vecchia Miniera di Ferro datata 1710 ed inaugurata nel 1721 per poi essere abbandonata nel 1760.
Giunti nei pressi della forra creata dal Fosso Fondo dei Frati, sulla nostra destra, troveremo la Grotta della Miniera che, con l’ausilio di una lampada frontale o torcia (si consiglia di portarsela) potremo visitare, avendo cura dei pipistrelli appesi al soffitto!
Passato il guado secco, saliremo verso i resti dell’antica città di Montoro Vecchio, conosciuta anche come Castri Montis in località Madonna dei Monti.
Difficile trovare notizie in merito, cosa certa che fu saccheggiata dai Lanzichenecchi nel 1527 e abbandonata sul finire del 1500 a causa di una pestilenza, per poi essere definitivamente rasa al suolo durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Dei suoi antichi fasti oramai resta ben poco se non tratti della cinta muraria e quella che doveva essere una torre. Comunque suggestivo aggirarsi tra le rovine dove si può immaginare quella che poteva essere la vita di allora, mura cariche di storia e di segreti che rimarranno tali per sempre.
Dopo aver ammirato Taizzano e Stifone da un suggestivo affaccio sulla valle del Fiume Nera, torneremo indietro e per i più avventurosi ci sarà la possibilità di vedere l’Altoforno della Ferriera, sia da sopra che da sotto.
Ritornati al bivio dell’andata, saliremo a sinistra per uno stretto sentiero fra i lecci fitti, passeremo sotto le falesie d’arrampicata e giunti ad un successivo bivio, inizieremo una bella, ma decisa salita a tornantini, che ci porterà in quota verso la Grotta dello Svizzero, dalla quale fuoriesce dell’aria temperata!
Con una corda è possibile calarsi e vedere il tunnel di pietra che sparisce nel buio.
Salendo ancora decisamente in direzione nord-est, giunti ad un bivio, prenderemo a destra per andare a scoprire quelli che sono i resti dell’Eremo di Santa Betta, conosciuto anche come Eremo di San Giovanni Recentino. Dell’insediamento religioso non è stata rintracciata documentazione, né si hanno notizie.
Il complesso è stato riscoperto dal gruppo speleologico UTE di Narni in epoca abbastanza recente, come ricordato in una pianella con iscrizione datata 04-01-1978.
Giunti al sito si incontra un muro, probabilmente la recinzione dell’insediamento.
Appena dopo si scorge tra la vegetazione l’abside a terminazione tronca della chiesa.
La muratura appare molto disomogenea e presenta indubbi indizi di rimaneggiamenti e rifacimenti, probabilmente la struttura originaria era di più piccole dimensioni.
Si accede all’interno della chiesa tramite un portale romanico con arco a tutto sesto, dall’apparenza duecentesca, forse inserito in un secondo tempo poiché non appare omogeneo con il resto delle murature.
Sopra l’Eremo si trova la Grotta del Monastero, il cui accesso prevede una breve arrampicata, probabilmente pertinente al primo insediamento eremitico; al di sotto si trovano resti di altri ambienti.
Lasciato questo luogo suggestivo e ricco di Spiritualità, ci dirigeremo su di un sasso calcareo con meravigliosa vista su Narni, Monte Soratte e addirittura il Monte Rocca Romana sopra il Lago di Bracciano!
Ritorneremo sui nostri passi, fino ad una pista che sale in direzione nord, giunti ad un bivio, prenderemo a sinistra per andare a visitare un’altra chicca scoperta recentemente dagli speleologi locali, che hanno chiamato Grotta degli Archi, per via delle colonne naturali poste nella cavità; con una corda si può scendere all’interno e godere della particolare prospettiva.
Tornati al bivio di svolta, gireremo a sinistra passando per alcuni suggestivi Roccoli di Caccia, veri e propri giardini all’italiana!
Fra pista e sentiero, ci dirigeremo verso l’Abbazia di San Cassiano, che è un’antica Abbazia benedettina risalente al X secolo, ma che oggi non visiteremo in quanto fuori dal percorso previsto.
Raggiunta Casa Rossa, saremo estasiati per il panorama mozzafiato sulla Città di Narni e la sua Rocca; sotto di noi insiste un bosco ceduato che attraverseremo su una pista da smacchio che poi diventerà un sentiero che ci condurrà all’altra gemma della giornata: il fantastico Eremo di San Jago o Grotta dell’Eremita!
Unica raccomandazione è che per raggiungere il meraviglioso sito, c’è da affrontare un breve TRATTO TECNICO su un ripidone ghiaioso, residuo di una frana, dove nel passaggio è richiesto piede fermo ed assenza di vertigini, ma questo verrà valutato sul posto dai direttori d’escursione.
Chi riesce ad arrivare all’Eremo, non può che restare esterrefatto dal panorama che si apre davanti ai sui occhi, un panorama che spazia dalla sentinella delle gole nonché l’Abbazia di San Cassiano, dalle sottostanti gole del Nera, alla maestosità della città di Narni che si dipana davanti mostrandosi in tutta la sua bellezza e fiera del suo glorioso passato.
Dopo la doverosa contemplazione, torneremo indietro, ma anziché tornare a Casa Rossa, prenderemo il Sentiero cosiddetto Budello, che ci condurrà in rapida discesa verso il tracciato della vecchia ferrovia, sul quale faremo ritorno alle nostre autovetture.Per chi volesse, è possibile a circa metà del percorso restante, fare una sosta per un caffè od una bibita e perché no, anche mangiare qualcosa, presso il Ristorante da Nicoletta (telefono 347-6512696) in località Recentino sulla Via Ortana.In conclusione, una volta rifocillati, attraverseremo il nuovo ponte sul Fiume Nera per visitare il suggestivo borgo di Stifone e scendere fino ai resti della Centrale Idroelettrica della Morica ad opera dell’ingegnere Aldobrando Netti.Storicamente la centrale di Stifone fu la prima centrale idroelettrica fatta nel centro Italia nel 1892, ma la piena del Fiume Nera nel 1937 la distrusse.
Additional Details
Luogo di ritrovo - Parcheggio ex-Coscetta
Orario di ritrovo - 07:00:00
Mezzo - Auto propria
Tempo - 6h
Distanza - 16 Km
Dislivello salita - 990 m
Dislivello discesa - 990 m
Pranzo - Al sacco
Giro ad anello - sì
Direttori di escursione - Giovanni Menichino - 3683429205,
Difficoltà - E
